Patriota e generale napoletano. Nato da nobile famiglia di soldati di origine
savoiarda, dopo aver frequentato fino a vent'anni l'accademia militare, fu dal
1798 sopraintendente della fabbrica d'armi di Torre Annunziata. Nel 1798,
durante la campagna contro i Francesi, cooperò direttamente alla disfatta
dell'esercito napoletano, non obbedendo all'ordine del generale C. Mack di
ripiegare con le truppe su Roma. Fece parte del governo provvisorio e quando il
commissario del direttorio A.J. Abral costituì un nuovo governo, fu
membro della commissione legislativa, poi ministro della Guerra, Marina e Affari
Esteri e infine capo dell'esercito repubblicano. Nella difesa della Repubblica
fu severamente giudicata la sua tecnica militare. Il 28 giugno 1799 fu fatto
prigioniero con i capi del governo sulla nave ammiraglia inglese e rinchiuso poi
a Castelnuovo. Fu impiccato il 24 settembre 1799 (Pescara 1764 - Napoli 1799).